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Binoche, Juliette

Binoche, Juliette (Parigi 1964), attrice francese. Figlia di un regista e di un'attrice, frequentò una scuola di recitazione di Parigi dove ebbe come insegnante Vera Gregh. Debuttò nel cinema con il film La vie en famille (1984), seguito da Je vous salue Marie (1985), di Jean-Luc Godard; nello stesso anno, per la sua partecipazione al film di André Téchiné Rendez-Vous, conquistò il premio Romy Schneider. Si impose a livello internazionale interpretando il ruolo di Teresa nel film di Philip Kaufman L'insostenibile leggerezza dell'essere (1988), tratto dal romanzo di Milan Kundera. Nel 1991 recitò nel melodramma Gli amanti del Pont-Neuf con la regia di Leos Carax, al quale era anche legata sentimentalmente, e recitò al fianco di Jeremy Irons nel film d'amore e passione esasperata di Louis Malle Il danno (1992). Adatta a dar vita a figure femminili sensibili e introverse, nel primo film della trilogia di Kieslowski, Tre colori - Film Blu (1993), è una giovane donna che, dopo la morte del marito e della figlia in un incidente, cambia completamente la sua vita. Per l'interpretazione del ruolo dell'infermiera nel film Il paziente inglese (1996) la Binoche conquistò l'Oscar come migliore attrice non protagonista. Tra gli altri film da lei interpretati si ricordano L’amore che non muore (2000) di Patrice Leconte, Chocolat (2000) di Lasse Hallström e Storie (2001) di Michael Haneke.

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